mercoledì 2 maggio 2018

The assassination of Gianni Versace (American crime story) - Parte 2


IL CASO CHICO FORTI
Qui merita una piccola menzione la vicenda personale di Enrico Forti.
Chi era Enrico Forti, detto Chico? Era un ex windsurfer che aveva presenziato in sei mondiali e due europei di windsurf, vincendo il Campionato italiano di vela, classe catamarano DART nel 1990.
Vincendo l'allora Quiz TV Telemike, condotto da Mike Buongiorno, una bella cifra, con la quale decide di trasferirsi negli Stati Uniti. Qui si da alla produzione di documentari sugli sport estremi e sugli sport d'acqua fra i quali appunto windsurf, ma di tanto in tanto si occupava di produrre documentari di cronaca ed è così che decide nel 1997 di girare un reportage giornalistico sull'omicidio di Gianni Versace.
In questo documentario come già accennato, Forti mette in evidenza alcune lacune nelle indagini, ed altre incongruenze.
Altra cosa curiosa che si evince dal documentario è che tutti quelli che si sono occupati delle indagini dell'omicidio Versace, ed in seguito in quelle su Cunanan hanno fatto rapidamente carriera.
Il detective che si occupava all'epoca dell'indagine sull'omicidio Versace, poco prima che il reportage partisse, contatta Forti dicendogli che ha del materiale inedito e scottante, comprese alcune foto del copro di Cunanan, ed indirettamente gli conferma che l'assassino non è assolutamente deceduto all'interno della casa galleggiante, mettendo anche ombre sul presunto omicidio, questi sarebbe disposto a lasciare il materiale a disposizione di Forti in cambio di una certa somma di denaro dato che da li a poco Gary Schiaffo, detective in capo all'indagine sulla morte di Cunanan, sarebbe andato in pensione.
In queste foto il detective racconterò a Forti che alcune foto mostrano il viso intatto di Cunanan dopo il ritrovamento del suo cadavere nella casa galleggiante, praticamente smentendo che possa essersi trattato di suicidio, come farebbe il viso e la testa di qualcuno che si è sparato un colpo in testa, o in bocca ad essere integro? Sarebbe impossibile.
Secondo quanto dice Roberta Bruzzone, notissima criminologa italiana che sta ancora seguendo questo caso, alla fine Forti non si accorda con il detective o meglio questi non consegna tutto il materiale promesso e quindi Forti gli accorda solo una parte di quanto il detective avesse chiesto come contropartita, causando un certo risentimento in Gary Schiaffo.
Quando questo reportage è finito, e viene pubblicato desta un certo interesse e scalpore, soprattutto per come le indagini sono state condotte, accrescendo ma in negativo, la nomea di Chico Forti presso il dipartimento di Miami Beach.
Ma andando oltre la vicenda di Forti prende una svolta negativa quando decide di acquistare un hotel ad Ibiza, il Pikes Hotel da Anthony Pike .
Questo hotel versava in pessime condizioni, ma aveva avuto i suoi fasti durante gli anni '80, fra varie celebrità e location per videoclip, come “Club Tropicana” degli WHAM!, per cui Forti si decide a comprare la proprietà, convinto da Thomas Knott che era suo vicino di casa, e lo aveva già aiutato facendo da tramite per l'acquisto della famosa casa galleggiante.
Quello che Forti non sa e che Pike e Knott si conoscono, entrambi sono dei truffatori, ed in passato Thomas Knott è riuscito a riparare a Miami, sottraendosi alla giustizia tedesca che lo aveva condannato per ben 6 anni, con l'accusa di truffa, proprio grazie ad Anthony Pike che gli aveva fornito i documenti falsi necessari per fuggire a Miami.
Pike inoltre, sieropositivo, è interdetto legalmente, per cui anche una sua firmo sul contratto di vendita non avrebbe nessun valore legale vincolante, senza contare che il Pikes Hotel è stato già rilevato da una società entrante che lo controlla al 98%
Insomma Pike e Knott pensano di truffare Forti, il quale non ha nessun dubbio sui due, anzi si sa bene per quale motivo, forse solo per spingerlo a fidarsi ulteriormente Anthony Pike confessa a Chico Forti di non fidarsi si Knott in quanto è un truffatore, tant'è che Forti lo esclude dal contratto di compravendita dell'hotel, e l'accordo viene firmato a fine Gennaio.
Qui entra in scena il figlio di Anthony Pike, Dale Pike, anche lui un soggetto alquanto discutibile, 42 anni anche lui accusato di bancarotta e braccato da creditori ritorna dalla Malesia ad Ibiza grazie a Forti che anticipa i soldi del biglietto aereo. Una volta arrivato ad Ibiza Dale, che era stato cacciato dal padre Anthony Pike perché sottraeva denaro dalle casse del Pike Hotel, scopre che l'Hotel è in vendita ed incuriosito vuole conoscere di persona Chico Forti, anche perché Dale ha aspirazioni cinematografiche e guarda caso Forti è anche un produttore, tutto questo a fine Gennaio 1998.
I due Pike decidono di andare a Miami per metà Febbraio, ed anche qui i soldi dei biglietti aerei li paga Chico Forti, ma all'ultimo momento, accampando un imprevisto mai spiegato, Anthony Pike resta ad Ibiza raccomandandosi che Forti si prenda cura del figlio Dale, ed assicurando che sarebbe arrivato tre giorni dopo, attorno al 19 del mese.
Qui faccio una osservazione, ma come mai Anthony che anni prima aveva cacciato il figlio accusandolo di rubare, lo accoglie a braccia aperte e senza battere ciglio lo coinvolge nell'affare della vendita del Pikes Hotel? Chico Forti purtroppo non si fa le stesse domande che mi sono fatta io, non indaga sul passato dei due, né tanto meno sospetta che Knott possa essere d'accordo con loro.
Il 15 Febbraio Dale Pike arriva a Miami, il suo volo dovrebbe arrivare attorno alle 16 ma è in ritardo di oltre un'ora e Forti non riesce a trovare Dale prima delle 19. Cosa curiosa Knott si era offerto di andare a prendere lui il figlio di Pike, ma Forti aveva rifiutato non fidandosi di lui.
Qui altro campanello d'allarme che avrei sentito, Dale Pike dice a Forti di accompagnarlo al Rusty Pelican, un ristorante di lusso, perché deve incontrare degli amici proprio di Knott, se fossi stato al suo posto mi sarei rifiutata in virtù di quello che già sapevo sulla reputazione del tedesco.
In ogni caso Forti in completa buonafede accompagna Dale Pike nel parcheggio del ristorante dove ad aspettarlo c'è un ispanico vestito in modo elegante alla guida di una Lexus bianca, Dale e Chico si salutano dandosi appuntamento più in la quando anche il padre Anthony Pike lo avrebbe raggiunto a Miami.
Ecco da qui in poi si scatena un vero incubo per il povero Chico Forti: il 18 Febbraio, giorno in cui era previsto l'arrivo di Anthony Pike, lui non si presenta, e come se non bastasse scopre che Dale Pike è stato ritrovato morto presso Sewer Beach poco distante dal Rusty Pelican dove lo aveva accompagnato venendo dall'aeroporto, la spiaggia è frequentata da surfisti e gay in cerca di sesso occasionale. Il corpo di Dale Pike viene ritrovato nudo, in una piccola radura vicino a degli alberi, gli inquirenti trovano tracce di trascinamento lungo la spiaggia, per cui l'uomo è stato ucciso lungo la spiaggia e poi portato in una zona più limitrofa della spiaggia. La cosa strana è che accanto al corpo nudo di Dale vengono ritrovati tutta una serie di effetti personali che ne aiutano l'identificazione, ed una scheda telefonica che ha registrato diverse chiamate del 15 Febbraio in uscita verso il cellulare di Forti. La morte di Dale, causata da due colpi di una calibro 22, risale al 16 di Febbraio, il giorno dopo al suo arrivo ed al suo incontro con Chico, quindi senza saperlo lui è il principale sospettato dell'omicidio.
Il giorno successivo, il 19 di Febbraio, Chico viene chiamato dalla polizia come persona informata dei fatti, la polizia oltretutto gli mente dicendogli che anche il padre Anthony è stato ucciso, in realtà non è così, è solo un bluff per spingere Forti a tradirsi, o per spaventarlo, tant'è funziona perché nega di avere incontrato Dale Pike il giorno 15 di febbraio, anche se il giorno dopo ritratta la deposizione spontaneamente, purtroppo la sua posizione è compromessa, consigliato proprio da Gary Schiaffo, andato nel frattempo in pensione. di presentarsi da solo, senza avvocato perché la sua posizione non era grave, finisce sotto torchio per ben 14 ore, senza la possibilità di chiamare successivamente un legale, oltre che ad essere formalmente accusato dell'omicidio di Dale Pike.
Ancora una volta una analisi personale, Chico Forti purtroppo è stato troppo ingenuo a credere che Gary Schiaffo sarebbe stato genuinamente interessato alla sua vicenda, consigliandolo per il meglio, dato i loro trascorsi Forti avrebbe dovuto chiedere ad un avvocato, piuttosto che dare retta ad un detective con il quale non aveva avuto in passato già degli attriti.
La teoria dell'accusa sarebbe che Forti, approfittandosi della condizioni di salute di Anthony Pike, avesse provato a raggirarlo per acquistare il Pikes Hotel ed acquisirne il 100%, Dale, il figlio, sospettando la truffa aveva deciso di raggiungerlo a Miami per verificare che Forti avesse la somma necessaria all'acquisto e per annullare l'accordo, in virtù di questi motivi sarebbe stato ucciso.
Quindi l'accusa è di frode e circonvenzione d'incapace, peccato però che da queste accusa Chico Forti verrà pienamente assolto, resta in piedi l'accusa di omicidio però, anche se normalmente questa accusa, mancando il movente sarebbe dovuta cadere così non è.
Quando si va al processo tutto il possibile ed immaginabile per definire la parola 'congiura' prende forma:
Il giudice era il giudice Victoria Platzer, parte della squadra che aveva indagato sul l'omicidio di Gianni Versace, di questa squadra facevano parte anche i due detective che successivamente avevano indagato sull’omicidio di Dale Pike.
Tutte persone che per diversi motivi è ovvio supporre provassero un certo astio verso Chico Forti, dal momento che nel suo documentario, “Il Sorriso della Medusa” fra le altre ipotesi aveva detto che la polizia di Miami fosse corrotta. Per finire Gary Schiaffo, che aveva tutte le ragioni per provare rancore verso Forti, e che, dopo essersi pensionato dalla polizia, prese a lavorare come consulente di Reid Rubin, la pubblica accusa nel processo contro Chico Forti.
Chico Forti è condannato all'ergastolo senza possibilità di essere rilasciato sulla parola, e tutto in base solo al frutto di un patteggiamento, ancora segretato( fonte Blog Bruzzone Febbraio 2016) con Thomas Knott, che avrebbe dovuto scontare 15 anni per truffa ma che poco dopo la condanna di Chico Forti è stato rilasciato ed è ha potuto fare ritorno in Germania, la pistola con la quale è stato ucciso Dale Pike, perché pur non essendo stata ritrovata, è stata pagata con la carta di credito di Forti, abbastanza labile come prova, dato che la testimonianza del commesso nell'armeria comproverà la testimonianza di Chico, e cioè che la pistola calibro 22 sia stata pagata da lui ma che sia stato sempre e solo Thomas Knott il reale proprietario, infatti sarà Knott ad averne piena disponibilità, e la famosa scheda telefonica trovata accanto al cadavere di Dale con registrate le chiamate in uscita verso Chico.
La scheda evidenzia delle chiamate fatte da Dale a Chico, tutte senza risposta, le chiamate sono fra le 17.13 e le 17.18, tempo in cui Dale non aveva ancora passato i controlli in dogana, dato che il suo aereo aveva avuto circa un’ora ritardo. Quel tipo di scheda telefonica, viene venduta solo fuori dalla dogana, oltretutto, Pike e Forti per localizzarsi, avevano dovuto utilizzare l’altoparlante dell’aeroporto fino alle ore 18.00. Non ha senso che dopo le 17.18 Pike, potendo usare la scheda telefonica, non la utilizzerà. E' ovvio dedurre che quella scheda telefonica sia stata messa appositamente accanto al cadavere da qualcuno a conoscenza dell’appuntamento in aeroporto fra i due, quindi chi se non Thomas Knott, vi ricordate che si era offerto di andare in aeroporto a prendere Dale Pike? Quindi è possibilissimo che Knott avesse già in mente di uccidere il figlio di Anthony, anzi che i due fossero addirittura complici in questo delitto, e chi era l'ispanico elegante che guidava la Lexus? 

Greta Ughi: Appassionata di fenomeni culturali e sociali del nuovo millennio e di tendenze dei social media, ha un occhio puntato su tutto quello che è virale sul web. Interessata alle nuove tecnologie e tendenze internet e come influenzano la socializzazione fra le persone nella vita reale.

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