Riassunto
puntate “Hannibal” Terza stagione: Periodo Fiorentino
Quindi cominciamo a
'raccontare' che cosa mi ha trasmesso questa serie, e le varie
considerazioni su questa terza stagione in generale.
Partiamo con una specie
di effetto avanti ed indietro nel tempo, antefatti della seconda
stagione che si sovrappongono al presente della terza serie, i quali
personalmente mi hanno dato qualche problema a collegare tutte le
scene, ed a tratti confondendomi fra presente, ed azioni attuali, e
passati con gli antefatti.
Mentre Hannibal se ne va
in giro su una moto per le strade di Parigi di notte, arriva ad un
festa all'apparenza molto mondana, districandosi fra gli invitati,
viene notato da un giovane uomo di nome Antony Dimmond, il quale non
ha molta stima di Roman Fell, pur essendo uno dei suoi assistenti, i
due cominciano a parlare di Fell, del suo lavoro come esperto
studioso di Dante Alighieri ed anche di poesia. Dimmond sembra
risentire del fascino di Hannibal, e lui sfrutta la cosa per
raccogliere più informazioni possibili su Fell.
Dopo la festa Hannibal
segue Roman Fell fino a casa ed ovviamente lo prepara per cena,
quando sopraggiunge la moglie lei trova il cannibale seduto sul
tavolo intento a mangiare, e molto probabilmente verrà anch'essa
uccisa, ma tutto questo non senza flashback temporali che spostavano
il campo di azione da Parigi, a Baltimora, dallo studio di Hannibal
alla sua cucina, tornando a Parigi, mentre ci fanno apprendere in
flashback che Abel Gideon viene 'cucinato' pezzo per pezzo e
costretto a cibarsi di se stesso, con dissertazione sulle lumache che
potrebbe suonare interessante a chi si interessa di culinaria.
Ci sono dei dialoghi che
ho poco apprezzato sul bene e sul male, di Gideon che sempre con
humour nero ripete ad Hannibal che lui era la personificazione del
demonio, e che non sarebbe passato troppo tempo prima che anche lui
venisse mangiato, noioso.
C'è questo parallelismo
di essere forzati a mangiare crostacei ed ostriche, fra Gideon e
Bedelia- per lei diventerà chiaro solo in seguito- che fa presumere
al pubblico che anche Bedelia sta venendo preparata per essere
mangiata, personalmente non la vedo così, a me sembra che Bedelia
voglia solo evitare di mangiare carne umana, ma è solo la mia
personale opinione, ognuno è autorizzato a leggerla come vuole.
Il filo narrativo,
tornando al punto, mi ha causato un effetto singhiozzo, magari
avrebbe dovuto creare enfasi ed aumentare la tensione, la famosissima
suspense, ma non è stato così.
Suppongo che sia stato
uno stratagemma per raccordare la chiusura della seconda stagione ed
il passaggio alla terza, dato che la seconda stagione chiudeva con
Hannibal nella sua cucina che faceva strage di tutti gli altri
protagonisti della serie, faceva gettare la sua amante Alana, dalla
finestra da Abigail, per poi andarsene nella pioggia quasi come se
niente fosse, in modo quasi liberatorio, suggestivo, ciliegina sulla
torta come immagine finale lo vediamo in aereo seduto accanto a
Bedelia Du Maurier sua psichiatra, che fuggono assieme, quasi un
finale da poeti maledetti moderni.
Credo però che si siano
sfruttati eccessivamente i flashback per creare un filo conduttore
con la nuova stagione, purtroppo tutte le ottime sensazioni che mi ha
lasciata l'ultima puntata della seconda stagione, vista su YouTube,
sono estranee a questa stagione, la terza serie infatti stenta a
decollare, sembra che si passi da una situazione ad un'altra con il
pasta ed incolla.
La narrazione si snoda in
un arco temporale strano, fra Stati Uniti, dove si trovano Graham,
Alana Bloom, Crawford e moglie, ed il Dottor Chilton e l'europa dove
ci sono Hannibal Lecter con la sua psichiatra Bedelia Du Maurier ed
altri personaggi di contorno. Si perché in meno di mezza puntata ci
siamo spostati da Parigi a Firenze, senza che sia spiegato allo
spettatore esattamente come e perché.
Qui ritroviamo Bedelia Du
Maurier, psichiatra di Hannibal a Baltimora, che lo ha seguito in
Europa aiutandolo a scappare dall'FBI apparentemente come sua
complice, come ci facevano vedere alla fine della seconda stagione.
Solo dopo, in flashback
sapremo che Bedelia è stata interrogata da Crawford in quanto ex
psichiatra di Hannibal, si ha un passaggio di scena in cui Bedelia
entra in casa e che immediatamente nota qualcosa di strano, arrivando
alla camera da letto siede ed aspetta che Hannibal venga fuori dalla
doccia e lo tiene sotto tiro, quasi come se si aspettasse che lui
fosse lì, dandolo anzi per scontato.
L'uomo la guarda
chiedendole il permesso per vestirsi, Bedelia annuisce di farlo, ma
lentamente e cominciano a parlare.
Lei gli chiede che cosa
sia successo, Hannibal le replica che si è “Semplicemente
strappato la maschera da essere umano”, sicuramente felice di
averlo fatto.
C'è un confronto nel
quale Bedelia dice di essere dispiaciuta di non averlo potuto
aiutare, e che non sia andata bene con il collega che le aveva
consigliato ad Hannibal per la sua terapia, i due si guardano, ma lui
non sembra volerle fare del male, il discordo scivola anche su Will
Graham e sul desiderio di Hannibal di essere catturato, un breve
scambio di battute cervellotiche insomma. Alla fine Bedelia decide di
seguirlo, meglio dire è costretta dalle circostanze, perché più
avanti con un ulteriore salto indietro- si questi 'salti temporali' li
faremo spesso, allacciatevi le cinture-apprenderemo che Bedelia fosse
stata costretta a farlo perché Hannibal l'aveva aiutata a liberarsi
del corpo di un paziente morto soffocato nello studio della donna
durante una seduta psichiatrica.
Fermi tutti voglio
scendere, onestamente, nonostante fossi a conoscenza di alcuni
dettagli, forse gli antefatti che il regista ci mostra sono
eccessivi, e virano l'attenzione da quello che sta accadendo a
Firenze, e come Graham e Crawford stiano cercando di rimettersi in
piedi continuando ognuno con le loro vite.
Insomma si da spazio più
agli antefatti rimasti in sospeso nella stagione precedente che non
sviluppare la trama della terza stagione, probabilmente perché non
c'erano altri tipi di contenuti.
Certo era più che ovvio
spiegare allo spettatore come siano andati avanti Graham, la Bloom,
Chilton, perfino Mason Verger, ma quello che trovo strano è che non
c'è molto ordine nello sviluppare la cronologia degli eventi, si va
avanti, e poi indietro ma sempre sullo stesso argomento, come se in
una puntata ci facessero vedere Hannibal che uccide qualcuno, e la
puntata dopo tutto quello che è successo PRIMA dell'omicidio, e non
ho capito se sia una scelta per far girare la testa allo spettatore,
oppure un utilizzo eccessivo dei flashback.
Ad esempio è dato molto
spazio alla figura di Abigail, figlia di un serial killer che
Hannibal aveva deciso di tenere con se, arrivando a considerarla una
specie di 'figlia', mentre altri aspetti nuovi ed inediti vengono
trattati con fretta, o superficialità.
Ma insomma andiamo
avanti, dopo averci mostrato un Hannibal insanguinato che rientra
durante un affollato ricevimento in casa dove adesso vive con
Bedelia, ci spostiamo immediatamente a Firenze dove questa volta a
ballare al centro della sala ci sono i due vestiti elegantemente,
molto bella questa scena, si apprezzano entrambi gli interpreti, e
Mikkelsen che balla è davvero un piacere, dato che prima della
carriera recitativa era un ballerino professionista.
Finalmente lo spettatore
realizza che non siamo più a Parigi, che Hannibal ha preso un
importante incarico presso la biblioteca Capponi come esperto
dantesco usando l'identità di Fell, e che in particolare il Prof.
Sogliani non si dimostra troppo amichevole con lui, convinto che il
celebre psichiatra sotto mentite spoglie, non sia in grado di
ricoprire l'importante carica che gli è stata assegnata. Dunque
sfida Hannibal a dimostrare di conoscere bene la lingua italiana
tenendo un piccolo discorso presso 'Lo Studiolo' proprio su Dante-che
in dialetto toscano starebbe a 'piccolo studio' quindi è sicuramente
usato come denominazione di un circolo culturale ristretto-, Hannibal
citando un passo della “Divina Commedia” di Dante Alighieri, lo
annichilisce, con grande soddisfazione di tutti gli altri docenti
presenti al ballo.
Parere personale si
sceglie un sonetto poco noto, mentre se veramente si voleva stare sul
tema del cannibalismo, avrei optato per qualcosa di un po' più
scontato ma d'effetto, come citare sonetti dal canto de 'Il Conte
Ugolino' o meglio perché no l'apertura dell'opera , oppure il terzo
canto dell'inferno con 'Caronte', ve lo immaginate Hannibal recitare
“Caron dimonio, con occhi di bragia loro accennando, tutte le
raccoglie; batte col remo qualunque s’adagia”, oppure la celebre
frase di Virgilio “Caron, non ti crucciare:Vuolsi così colà dove
si puote ciò che si vuole, e più non dimandare ” questa sarebbe
calzata perfettamente alle circostanze, mettendo Sogliani al posto di
Caronte il quale mal sopportava che Fell avesse un incarico così
delicato, ma poco poteva farci perché era stato già deciso a
prescindere dal suo parere contrario.
Insomma, citazioni
dantesche a parte, si capisce molto bene che il prossimo ad essere
invitato 'per' cena sarà con molta probabilità il Prof. Sogliani,
Bedelia cerca di nascondere la concreta paura che Hannibal possa
tornare ad uccidere, e si allontana chiedendo un ballo proprio a
Sogliani, e la scena si chiude.
Debbo dire che le prime
sette puntate sono caotiche a livello di svolgimento della trama ed
arco temporale, un po' per l'effetto avanti ed indietro nel tempo, un
po' perché mentre nella prima puntata il protagonista è Hannibal,
nella seconda come protagonista troviamo Will Graham e parzialmente
tutti gli altri personaggi, che chi più chi meno, sono tutti usciti
dall'ospedale, oppure hanno ancora serie complicanze, fino al Dottor
Chilton che porta sul viso i segni delle manipolazioni di Hannibal.
Ora la seconda puntata è
noiosa e volendo, ancora più lenta rispetto alla prima, Will si
limita a starsene sulle sue, pensando e ripensando ed immaginando che
Abigail sia ancora viva, lei parla con lui nella sua stanza in
ospedale, mentre dopo scopriremo che era in realtà Chilton quello
con cui parlava, senza troppi passaggi ce lo vediamo che varca la
soglia di una chiesa a Palermo, chiesa di cui Hannibal gli aveva
parlato in precedenza, sempre con Abigail. Come sempre ci sarà un
flashback nel quale Will osserva se stesso ed Hannibal parlare nello
studio di questi di un palazzo a Palermo, dove nel pavimento c'è un
ritratto di teschio. Guarda un po' dopo qualche tempo, che allo
spettatore viene dato come un semplice montaggio/taglio, verrà
ritrovato un cuore gigante, nella cappella di questa stessa chiesa
dove Will andava a pregare , casualità?
Will insomma dopo avere
parlato del povero cuore di Hannibal che il killer avrebbe donato sia
a lui che ad Abigail, prima che entrambi lo lasciassero-cosa non vera
perché è stato Hannibal a sgozzare la ragazza davanti agli occhi di
un remissivo e serio Graham- realizza che la ragazza era viva solo
nella sua testa, il collo si squarcia, sangue dappertutto e l'agente
resta lì seduto a fare le solite considerazioni macchinose che sono
una costante di tutta questa terza stagione.
Qui viene introdotta la
figura dell'ispettore-commendatore??- Rinaldo Pazzi, che parte a
raccontare a Will la sua sventurata carriera, rovinata
dall'ossessione di arrestare Hannibal Lecter.
L'ispettore conversa con
lui e gli racconta di come avesse scoperto che Hannibal Lecter, al
tempo molto giovane, fosse secondo lui 'Il Mostro di Firenze' e come
avesse ricomposto due corpi riproducendo il famoso affresco della
“Venere” di Botticelli, ovviamente non si era potuto procedere
con il relativo arresto perché nell'appartamento del giovane non
erano state trovate delle prove, e Graham si limita a commentare che
“Solitamente le prove lui le mangia”.
Avrei preferito che ci
fosse un battuta più enfatica, un tono meno monocorde, ma avevo
capito già sin dall'inizio che questo è il personaggio, incapace
sul serio di comunicare emozioni e purtroppo molto piatto, magari
avrebbe dovuto essere percepito come enigmatico, ma no davvero non ci
si avvicina neppure.
Aprendo un piccolo
approfondimento, libro di Harris del 1999, omonimo film uscito in
seguito basato su di esso, e terza stagione della serie TV, lanciano
l'ipotesi che Lecter sia il “Mostro di Firenze” stravolgendo la
vittimologia del reale omicida seriale che ha ucciso nei 'pressi' di
Firenze e che è ancora un caso aperto su cui si indaga a tutt'oggi.
Ho trovato tutto questo di cattivo gusto, pessima scelta letteraria,
ed ancora peggio cinematografica, semplicemente perché il vero
omicida Pacciani, condannato per gli omicidi, aveva un modus agendi
completamente diverso, non disponeva i corpi come in quadri degli
Uffizi, né come altro, mutilava le vittime femminili asportandone
parti e non era cannibale. Con tutto il rispetto ho trovato
agghiacciante, e spregevole questa scelta, soprattutto poco
rispettosa delle vittime reali del “Mostro” e delle famiglie che
ancora aspettano di sapere con certezza i reali motivi nascosti degli
omicidi, delle spiegazioni insomma. “Il Mostro di Firenze” è
stato il primo serial killer nella storia italiana che abbia ucciso
così a lungo, e con tanta ferocia, non trovo accettabile che si sia
deciso di sfruttare questa vicenda per fini sensazionalistici, passo
falso di tutti quindi, indistintamente.
Chiusa la parentesi, c'è
una inseguimento sublimato fra Will ed Hannibal che termina nella
catacombe della chiesa palermitana, dove è stato trovato il corpo
piegato in forma di cuore gigante, e l'agente dice di perdonare
Hannibal, un dialogo con poca logica sinceramente.
Di nuovo si cambia, dopo
averci mostrato un ulteriore antefatto, ho perso il conto scusate, a
Crawford che chiede a Will perché abbia avvisato Hannibal che lui
stava andando ad arrestarlo, lui replica che Hannibal era suo amico e
si parte per la Lituania. Ancora una volta in una specie di montaggio
Hannibal e Will siedono l'uno difronte all'altro nel suo studio che
poi svanisce diventando un bosco, questa 'visione', degna di tre
pastorelli portoghesi, lo aiuta a trovare la casa natale di Hannibal,
dove Will visita la tomba della sorella Mischa e si mette ad
osservare la tenuta che sembra abbandonata, tranne che per una donna
asiatica che caccia spesso volatili, e li cucina.
Una sera Will trova
finalmente la maniera di penetrare nella casa e dopo una
colluttazione con la donna si presentano, lei è l'ex assistente
della zia di Hannibal lasciata lì a vegliare su un prigioniero, che
è tenuto in condizioni di schiavitù senza che la donna gli parli
mai direttamente, ma del quale si prende cura dandogli cibo ed acqua.
I due parlano e Chiyoh,
questo il nome della donna, gli rivela che Hannibal l'ha lasciata lì
da tempo perché responsabile della vita di quell'uomo, che lei
avrebbe potuto uccidere ma che non ha mai fatto per i suoi principi,
e gli fa capire che sia uno degli uomini responsabili della morte di
Mischa, ma essere diretti no? E va bene...
Will ha la geniale idea
di cercare di liberare il prigioniero nel bosco, ma questi confuso
ritorna nella sua prigione ed aggredisce Chiyoh che per difendersi
con una scheggia di vetro lo uccide.
La donna rimprovera Will
di aver creato le premesse per cui lei fosse costretta ad uccidere e
togliere una vita, e che adesso non ha più nessun motivo per restare
in quel posto, si offre di aiutarlo quindi a trovare Hannibal e
partono in treno per Firenze. Giusto per lasciare un segno del suo
passaggio, un messaggio magari per il cannibale, Will mette un posa
il cadavere del prigioniero rappresentando una specie di libellula.
A Firenze intanto
Hannibal parla con Bedelia a proposito di sua sorella Misha, la donne
gli chiede se l'abbia mangiata, lui conferma e lei come se fosse la
cosa più innocua della terra conclude che Lecter ha mangiato sua
sorella per dimenticarla. In una successiva scena si parla invece di
Graham e Bedelia dice ad Hannibal che l'unico modo di perdonare Will
è di mangiarlo, ma che donna caritatevole.
Quindi giunge in Italia
anche Crawford dove c'è una conversazione nella chiesa di
Palermo-questa molto sensata-fra il commissario Pazzi e Jack su
Hannibal. Crawford sta cercando in realtà Will Graham mentre Pazzi
cerca Hannibal per rivalsa professionale. Il commissario mostra a
Jack le foto del corpo messo in posa come grande cuore umano da
Lecter e lui decide che si recherà a Firenze con Pazzi, perché
entrambi hanno un fine comune, chiudere definitivamente con Hannibal,
utilizzando ovviamente la conoscenza che Will ha del cannibale per
riuscire a stanarlo.
Per la quarta puntata
siamo di nuovo negli Stati Uniti, si cambia di nuovo paese insomma.
Jack che non ha più
niente che lo trattiene a Baltimora dopo la morte della moglie Bella,
a cui lui stesso dà l'eutanasia, riceve un bouquet floreale il
giorno dei funerali della moglie, il mazzo di fiori è accompagnato
da tanto di biglietto che è di Hannibal, e nel quale lui lascia le
sue condoglianze a Crawford. Al funerale è presente anche Will
Graham e Jack gli suggerisce di lasciare andare definitivamente
Lecter con tutto quello che comporta, ma Will ovviamente non lo
ascolta.
Ecco avrete capito che
non solo ci siamo spostati ma siamo ancora una volta tornati
indietro, ed è questa la cosa più sfinente di questa terza
stagione.
Insomma sembra che
lentamente lo svolgimento della trama prenda consistenza e logica,
perché tutti in un modo o nell'altro cercano Hannibal per avere la
loro vendetta ed anche il nostro dottore freme all'idea di ritornare
ad essere quello che era, cioè un sociopatico assassino.
A Baltimora infatti anche
Alana Bloom, che ha avuto una relazione sentimentale con Hannibal
nella seconda stagione, nell'intento di aiutare il pedofilo Mason
Verger a scovare lo psichiatra per catturarlo e cucinarlo, gli offre
la sua consulenza. Mason molestava sessualmente sua sorella Margot,
paziente di Hannibal nella seconda serie, e durante una seduta lui lo
droga inducendolo a mutilarsi da solo con il coltello del padre,
lasciando Mason senza naso e volto. Proprio per questo il magnate
della carne, lo cerca per catturalo e vendicarsi. Mentre Alana spiega
a Mason come fare per trovare Hannibal, intreccia una relazione
lesbica con la sorella del magnate: Margot.
Questa relazione è stata
oggetto di immensi plausi da parte un po' di tutte le comunità
arcobaleno, ma a mio modo di vedere è una semplicissima relazione
interessata, e l'omosessualità di entrambe le donne è indotta dalle
esperienze traumatiche che hanno vissuto.
Mentre Margot è stata
molestata sessualmente dal fratello Mason fin da piccola, non
dimentichiamoci che è anche un sadico, Alana si è innamorata di un
serial killer cannibale, ovvio quindi che traumatizzata abbia smesso
di provare interesse verso il genere maschile.
Le fasi che ho trovato
più lineari ed interessanti sono proprio quelle in cui Mason Verger
organizza e pianifica la sua vendetta, niente altro di queste prima
parte della terza stagione mi ha impressionata, neppure le tanto
acclamate tecniche di regia e montaggio.
In fine puntata Crawford
e Alana si ritrovano a casa di Graham, ma lui già non c'è più, è
partito con la barca a cercare Hannibal ovviamente.
Intanto mentre Will viene
buttato giù dal treno che lo stava portando a Firenze da Chiyoh, a
dimostrazione che la donna è un'altra delle fedeli pedine di
Hannibal, a Firenze il nostro dottore comincia nuovamente ad
uccidere, infatti prima rende palese la sua falsa identità a Dimmond
che conosceva Fell personalmente, invitandolo ad un convegno su Dante
allo 'studiolo' nel quale Hannibal si mostra come Fell anche a
Dimmond, nonostante l'uomo sappia benissimo che non lo è, dato che
era un assistente di Roman Fell. Dopo una conversazione abbastanza
esplicita e sostenuta fra i due, in cui Dimmond palesa di avere
perfettamente capito che Hannibal sia un impostore, e che vuole dei
vantaggi per il suo silenzio, Hannibal lo invita a seguirlo a casa
sua.
Ad un loro primo incontro
casuale avvenuto in precedenza, sempre dinnanzi la biblioteca
Capponi, Hannibal aveva negato di essere Fell con Dimmond-si era
qualificato come l'uomo con il quale Dimmond aveva conversato a
Parigi-e lo aveva perfino invitato 'a cena', mi raccomando facciamo
bene attenzione, infatti quella cena si svolge tranquillamente e
Dimmond esce da casa di Hannibal tutto intero, c'è anche un momento
divertente, perchè Dimmond confuso dallo strano discorso di Bedelia
riguardo i gusti sofisticati del marito, crede che i due lo avessero
invitato per una cosa a tre “È quel genere di festa? ”
dice infatti, questa è stata una battuta inaspettata che ha
alleggerito il clima fin troppo pedante e noioso dei dialoghi.
Ma quando Dimmond si
recherà presso casa di Hannibal per la seconda volta verrà ucciso,
anzi lo psichiatra giocherà con Bedelia riguardo il fatto che anche
lei sta partecipando all'omicidio.
Secondo quanto ho letto
il corpo di Dimmond dovrebbe essere quello che Will ritrova nella
cappella di Palermo, deposto come fosse un grande cuore umano, anche
se per via dell'effetto temporale passato/presente che si sovrappone
non mi è chiarissimo.
Ritornando a quanto
succede a Firenze, qui si ha un'impennata di azioni omicide, penso
che finalmente si stia muovendo qualcosa, quasi si fosse stancato
“Non ho 'quasi' ucciso nessuno da quando sono qui”, dice lui a
Bedelia durante una loro cervellotica e piatta conversazione.
Hannibal comincia a
muovere i tasselli del suo mosaico per smuovere la situazione, o
meglio, forse, intuisco, avere del divertimento, mettendosi a
guardare la cosa dall'ottica di un serial killer come lui, senza
omicidi la sua esistenza sarebbe noiosa, no?
Così tocca al
malcapitato Professor Sogliani di essere ucciso a cena,
conficcandogli nella tempia quel che sembra un acciaino, sarà
Bedelia a terminare le pene del povero Sogliani sfilando l'arnese
dalla sua tempia e lasciando che muoia, secondo la visione di
Hannibal ovviamente è stata Bedelia ad ucciderlo, non lui, bella
battuta abbastanza scontata questa.
Da qui in avanti i
flashback diminuiscono, e gli avvenimenti si fanno più lineari,
Pazzi scopre che Hannibal è a Firenze con l'identità di Fell, Mason
Verger mette una taglia sulla testa del serial killer sperando che
qualcuno sia incentivato a catturarlo, Will e Jack Crawford si
ritrovano e discutono su come catturarlo, insomma sembra che il
cerchio per il dottore si stia stringendo.
Pazzi cercando di
soddisfare la richiesta di Verger di un'impronta di Hannibal con la
quale potrà avere un anticipo sulla taglia, si reca nel museo dove
sta allestendo una mostra, è la loro seconda conversazione e tutti e
due sanno chi sono. Lecter ha la meglio e narcotizzato Pazzi, lo lega
ad un carrello e dopo aver ottenuto le informazioni che voleva
riguardo il mandante che è Mason Verger, lo uccide-non prima di
avere preso una telefonata di Alana diretta all'ispettore in cui le
dice che è sempre un piacere sentire la sua voce- tagliandogli lo
stomaco ed impiccandolo con un filo rosso elettrico, facendolo
penzolare fuori dalla finestra della biblioteca, proprio sotto gli
occhi di Jack.
Apro un piccolo inciso,
la scena dell'impiccagione di Pazzi, fatta con quel grosso filo
elettrico rosso è letteralmente copiata al film di Dario Argento
“Suspiria”, mi aspettavo qualcosa di più ricercato,
sinceramente.
Qui si ha la scena che ha
dato soddisfazione a molti, spero, Hannibal letteralmente viene
massacrato da Jack in un bel corpo a corpo, alla fine Hannibal ferito
ad un polpaccio, alla bocca, ad un braccio cade dalla stessa finestra
da cui penzola ancora il cadavere di Pazzi, e fugge sconfitto,
arrivando a casa sua, dove Bedelia lo cura egli dice che deve
lasciare Firenze, ed anche molto chiaramente dice che le loro strade
si separano lì, questa volta non lo avrebbe seguito, lo saluta
dicendogli “So che un giorno farai di me la tua cena, ma non sono
ancora abbastanza marinata per i tuoi gusti”, un bel commiato
direi.
Will e Jack riescono a
localizzare l'appartamento nel quale Hannibal viveva a Firenze, e non
si stupiscono più di tanto di trovare lì anche Bedelia, qualche
attimo prima anche Chiyoh era stata lì e la psichiatra aveva
sentenziato alla donna che credeva fosse Will Graham il più grande
errore di Hannibal, Bedelia si riferiva alla volontà di Chiyoh di
volere fermare Hannibal, intrappolandolo, usando la similitudine
delle bestie feroci che vengono chiuse in gabbia per salvare loro la
vita.
Dunque c'è il confronto
fra Bedelia ed i due agenti dell'FBI non porta a molti risultati,
perché la donna si è drogata ma Will ha comunque un'idea dove
potere trovare Hannibal.
Infatti lo trova negli
Uffizi intento a guardare “La Venere di Botticelli” al solito
hanno una conversazione sui generis, sempre lenta, macchinosa, con
frasi piuttosto ricercate, ma monocordi, ed i due lasciano assieme il
museo. In strada Will cerca di accoltellare Hannibal, ma Chiyoh
-l'avevate scordata?- appostata su un tetto spara alla sua spalla
dando la possibilità ad Hannibal di rapirlo.
Qui c'è il gran finale,
Will viene reso inoffensivo, Hannibal lo priva del coltello con il
quale avrebbe voluto ucciderlo, e sentenzia che non merita il
perdono, poi lo veste, lo lega e lo mette a tavola, dove prepara una
zuppa di timo e prezzemolo che gli fa ingoiare a forza.
Intanto Crawford
indirettamente riesce a scoprire il nascondiglio di Lecter, è
l'appartamento del Prof.Sogliani, vi si reca ed in ascensore e trova
anche Chiyoh, che però dice di aver sbagliato piano e sale
all'ultimo piano. Quando Jack entra nella casa, vede Graham legato a
capotavola, ma lui non fa in tempo a dirgli di stare attento e viene
ferito da Hannibal appostato sotto il tavolo, immobilizzato a sua
volta ad un sedia, Crawford né costretto a guardarlo mentre cerca di
aprire con una sega circolare la testa di Graham.
Qui c'è un passaggio ex
abrupto e Lecter e Will si ritrovano appesi a testa in giù negli
Stati Uniti nella tenuta di Mason Verger.
Sorpresa sorpresa la
puntata successiva, ultima delle puntate dedicate al periodo
fiorentino di Hannibal, si apre con un passo indietro, con gli agenti
della procura di Firenze che interrogano Bedelia riguardo la sua
identità e quella del marito, trovando lì anche Crawford, il quale
intuisce che gli uomini sono interessati alla taglia di Lecter, ma
non può fare molto perché non c'è nessuna indagine dell'FBI in
corso.
Quindi c'è un passo
indietro, si un altro, che sfinimento, e ci vengono mostrati i fatti
avvenuti fino alla cattura di Will e Lecter da parte degli uomini di
Mason Virger.
Bedelia di fatto
indirizza gli uomini della procura verso l'appartamento di Sogliani,
dove Lecter sta preparandosi a sezionare la testa di Will davanti
agli occhi di Jack.
Questi raggiungono
l'appartamento fanno irruzione, immobilizzano Hannibal, e decidono di
consegnare a Verger anche Graham convinti che la taglia sarà
maggiore.
Vorrebbero eliminare
Crawford ma Chiyoh che si era appostata sul tetto spara ai due uomini
in procinto di sparargli, dopo lo aiuta a rimettersi in piedi, in
modo che lui possa ritornare negli Stati Uniti, avrei voluto sapere
se avesse mai avuto intenzione di muovere un dito per salvare Graham,
credo resterà un mistero. Qui mi sono chiesta se a questo passaggio
non manchi qualcosa, va bene che gli agenti della procura fiorentina
siano stato comprati da Mason, ma non tentare di farci vedere un
passaggio, un briciolo di indagine della procura, insomma nessun tipo
di azione mi è parsa un mancanza a livello di sceneggiatura, abbiamo
solo una frase scarna di Margot Verger in si attiva per prendere
contatti con gli agenti italiani, ma va bene è così.
Insomma adesso siano di
nuovo negli Stati Uniti, Mason non fa altro che parlare del modo in
cui vuole cucinare Hannibal e mangiarlo, e nel farlo gli dice che lo
tratterà esattamente come un maiale di specie esotica, quindi per
saggiare quanto strato lipidico abbia, gli pianta la lama del
coltello eredità del padre, nella schiena, mentre lui è appeso a
testa in giù, esattamente come si appendono le carcasse di maiali
macellati per trasportarli -oh avevo dimenticato Will ed Hannibal
vengono trasportati in un camion da bestiame e quindi trattati come
tale-
Questa secondo me è la
fase più scorrevole di tutta la terza stagione, ci sono pochi
flashback, il personaggio di Mason Verger è caratterizzato
abbastanza chiaramente per cui non si fa fatica a capire quali siano
i suoi intenti.
Quindi a cena con i due,
Mason dice loro che cosa gli farà, vuol cominciare a mangiare prima
mani ed avambracci di Hannibal, e vuole il viso di Will per
trapiantarlo sul proprio sfregiato.
Quindi dice che prima
farà ingrassare Hannibal e che verrà portato nelle stalle dei
maiali, dove successivamente verrà anche marchiato con il simbolo
degli allevamenti dei Verger sulla schiena.
Dopo la cena, Alana parla
con Will e gli dice che non si aspettava di trovarlo nuovamente
accanto ad Hannibal, lui le chiede che cosa ci facesse lì e lei
risponde che è la psichiatra di Mason, questo dialogo seppure molto
breve dice molte più cose di tutti gli altri più lunghi che altri
personaggi si scambiano. Come sempre, una costante davvero irritante,
Will non sa motivare il reale motivo che lo spinge ogni volta a
cercare di catturare Hannibal, pur sapendo che questo lo metterà in
pericolo, e come al solito riversa su tutti le responsabilità di
quello che gli sta succedendo, e non alle sue pessime scelte, ma
piuttosto biasima Jack, oppure in questo caso Alana, che fra l'altro
ha sempre cercato di aiutarlo a sganciarsi dalla morbosa influenza di
Hannibal.
Infatti la Bloom, saputo
del piano di Verger di utilizzare il volto di Will per ricostruire la
propria faccia, decide di fare un patto con Hannibal per salvarlo.
Margot in ogni caso la ha
preceduta di poco, e nella stalla cerca di avere un colloquio con lo
psichiatra che immediatamente chiede se la ragazza stia riprendendo
la 'terapia' in quel momento, lei spiega che suo fratello le ha
promesso una madre surrogato per avere un bambino, un bambino che non
potrebbe mai avere dato che Mason le ha fatto togliere l'utero una
volta scoperta la sua gravidanza, il bambino avrebbe dovuto essere
quello di Will. Quindi Hannibal istiga nuovamente Margot ad uccidere
suo fratello, ripetendole che non l'avrebbe mai accettata, e che se
lo avesse ucciso, se ne sarebbe assunto la responsabilità a patto di
essere liberato.
Quando Alana
sopraggiunge, spara agli uomini che sorvegliano la stalla ed affronta
Hannibal, spiegandogli che lo libererà solo se salverà a Will la
vita, lui accetta dicendole “Sai che mantengo sempre le promesse”
Così Hannibal viene
liberato, mentre Will viene preparato per l'operazione di
asportazione del viso, senza anestesia, ed un bisturi comincia ad
incidere la pelle dell'agente.
Ancora una volta c'è un
taglio netto, c'è Mason nel suo letto che si sveglia dall'anestesia,
ma sulla propria faccia sfregiata trova il volto di Cordell il suo
medico, infuriato chiama a gran voce la sorella e poi i suoi uomini,
ma non c'è nessuno.
Margot entra nella stanza
rivelando al fratello che ha trovato la madre surrogata dentro cui
lui aveva fatto impiantare i suoi ovuli, era una scrofa ed è morta,
Mason le ride in faccia dicendole che lei sarebbe sempre rimasta una
sgualdrina, qui sopraggiunge Alana che le dice come Hannibal,
stimolando la prostata con un pungolo da bestiame, ha prelevato
liquido seminale da Mason e dopo una colluttazione, le due lo
uccidono spingendolo dentro la vasca delle anguille, ed una di queste
gli entra in gola soffocandolo.
Hannibal allontanandosi a
piedi con Will svenuto, viene coperto dalla immancabile Chiyoh che
uccide gli uomini di Verger che lo stavano inseguendo, alla fine
della nottata Will si sveglia in casa propria mentre Hannibal lo
veglia.
Sul patio, sopraggiunto
il mattino, Hannibal e Chiyoh si confrontano, lei gli chiede se
avesse ucciso sua sorella Mischa ed Hannibal le risponde che l'ha
mangiata, ma non l'ha uccisa.
Intanto al suo risveglio
Graham dice al dottore che sono arrivati ad un capolinea, che non
vuole più sapere dove sia, e che non verrà più a cercarlo e si
separano.
Successivamente degli
agenti dell'FBI arrivano presso casa di Will, lui dice a Jack che
Lecter se ne è andato, ma invece sbucando fuori dalla boscaglia, si
consegna facendosi arrestare, perché vuole che Graham sappia dove
trovarlo in caso avesse bisogno di lui. Chiyoh nascosta tra le fronde
degli alberi decide di non aiutarlo non interferendo, alla fine lei
spera di avere realizzato il proprio fine di mettere 'la bestia in
gabbia'.
Diciamo che le ultime due
puntate sono state le migliori della prima parte di questa terza
stagione, non che non ci siamo le abituali cadute e scivoloni,
restano dei dialoghi a volte astratti, poco chiari, ma debbo dire che
almeno gli eventi 'finali' che portano all'arresto di Hannibal hanno
più senso.
Greta Ughi: Appassionata di fenomeni culturali e sociali del nuovo millennio e di tendenze dei social media, ha un occhio puntato su tutto quello che è virale sul web. Interessata alle nuove tecnologie e tendenze internet e come influenzano la socializzazione fra le persone nella vita reale.
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