giovedì 16 novembre 2017

Hannibal 3° stagione: Riassunto puntate “Hannibal” Periodo Fiorentino

Riassunto puntate “Hannibal” Terza stagione: Periodo Fiorentino
Quindi cominciamo a 'raccontare' che cosa mi ha trasmesso questa serie, e le varie considerazioni su questa terza stagione in generale.
Partiamo con una specie di effetto avanti ed indietro nel tempo, antefatti della seconda stagione che si sovrappongono al presente della terza serie, i quali personalmente mi hanno dato qualche problema a collegare tutte le scene, ed a tratti confondendomi fra presente, ed azioni attuali, e passati con gli antefatti.
Mentre Hannibal se ne va in giro su una moto per le strade di Parigi di notte, arriva ad un festa all'apparenza molto mondana, districandosi fra gli invitati, viene notato da un giovane uomo di nome Antony Dimmond, il quale non ha molta stima di Roman Fell, pur essendo uno dei suoi assistenti, i due cominciano a parlare di Fell, del suo lavoro come esperto studioso di Dante Alighieri ed anche di poesia. Dimmond sembra risentire del fascino di Hannibal, e lui sfrutta la cosa per raccogliere più informazioni possibili su Fell.
Dopo la festa Hannibal segue Roman Fell fino a casa ed ovviamente lo prepara per cena, quando sopraggiunge la moglie lei trova il cannibale seduto sul tavolo intento a mangiare, e molto probabilmente verrà anch'essa uccisa, ma tutto questo non senza flashback temporali che spostavano il campo di azione da Parigi, a Baltimora, dallo studio di Hannibal alla sua cucina, tornando a Parigi, mentre ci fanno apprendere in flashback che Abel Gideon viene 'cucinato' pezzo per pezzo e costretto a cibarsi di se stesso, con dissertazione sulle lumache che potrebbe suonare interessante a chi si interessa di culinaria.
Ci sono dei dialoghi che ho poco apprezzato sul bene e sul male, di Gideon che sempre con humour nero ripete ad Hannibal che lui era la personificazione del demonio, e che non sarebbe passato troppo tempo prima che anche lui venisse mangiato, noioso.
C'è questo parallelismo di essere forzati a mangiare crostacei ed ostriche, fra Gideon e Bedelia- per lei diventerà chiaro solo in seguito- che fa presumere al pubblico che anche Bedelia sta venendo preparata per essere mangiata, personalmente non la vedo così, a me sembra che Bedelia voglia solo evitare di mangiare carne umana, ma è solo la mia personale opinione, ognuno è autorizzato a leggerla come vuole.
Il filo narrativo, tornando al punto, mi ha causato un effetto singhiozzo, magari avrebbe dovuto creare enfasi ed aumentare la tensione, la famosissima suspense, ma non è stato così.
Suppongo che sia stato uno stratagemma per raccordare la chiusura della seconda stagione ed il passaggio alla terza, dato che la seconda stagione chiudeva con Hannibal nella sua cucina che faceva strage di tutti gli altri protagonisti della serie, faceva gettare la sua amante Alana, dalla finestra da Abigail, per poi andarsene nella pioggia quasi come se niente fosse, in modo quasi liberatorio, suggestivo, ciliegina sulla torta come immagine finale lo vediamo in aereo seduto accanto a Bedelia Du Maurier sua psichiatra, che fuggono assieme, quasi un finale da poeti maledetti moderni.
Credo però che si siano sfruttati eccessivamente i flashback per creare un filo conduttore con la nuova stagione, purtroppo tutte le ottime sensazioni che mi ha lasciata l'ultima puntata della seconda stagione, vista su YouTube, sono estranee a questa stagione, la terza serie infatti stenta a decollare, sembra che si passi da una situazione ad un'altra con il pasta ed incolla.
La narrazione si snoda in un arco temporale strano, fra Stati Uniti, dove si trovano Graham, Alana Bloom, Crawford e moglie, ed il Dottor Chilton e l'europa dove ci sono Hannibal Lecter con la sua psichiatra Bedelia Du Maurier ed altri personaggi di contorno. Si perché in meno di mezza puntata ci siamo spostati da Parigi a Firenze, senza che sia spiegato allo spettatore esattamente come e perché.
Qui ritroviamo Bedelia Du Maurier, psichiatra di Hannibal a Baltimora, che lo ha seguito in Europa aiutandolo a scappare dall'FBI apparentemente come sua complice, come ci facevano vedere alla fine della seconda stagione.
Solo dopo, in flashback sapremo che Bedelia è stata interrogata da Crawford in quanto ex psichiatra di Hannibal, si ha un passaggio di scena in cui Bedelia entra in casa e che immediatamente nota qualcosa di strano, arrivando alla camera da letto siede ed aspetta che Hannibal venga fuori dalla doccia e lo tiene sotto tiro, quasi come se si aspettasse che lui fosse lì, dandolo anzi per scontato.
L'uomo la guarda chiedendole il permesso per vestirsi, Bedelia annuisce di farlo, ma lentamente e cominciano a parlare.
Lei gli chiede che cosa sia successo, Hannibal le replica che si è “Semplicemente strappato la maschera da essere umano”, sicuramente felice di averlo fatto.
C'è un confronto nel quale Bedelia dice di essere dispiaciuta di non averlo potuto aiutare, e che non sia andata bene con il collega che le aveva consigliato ad Hannibal per la sua terapia, i due si guardano, ma lui non sembra volerle fare del male, il discordo scivola anche su Will Graham e sul desiderio di Hannibal di essere catturato, un breve scambio di battute cervellotiche insomma. Alla fine Bedelia decide di seguirlo, meglio dire è costretta dalle circostanze, perché più avanti con un ulteriore salto indietro- si questi 'salti temporali' li faremo spesso, allacciatevi le cinture-apprenderemo che Bedelia fosse stata costretta a farlo perché Hannibal l'aveva aiutata a liberarsi del corpo di un paziente morto soffocato nello studio della donna durante una seduta psichiatrica.
Fermi tutti voglio scendere, onestamente, nonostante fossi a conoscenza di alcuni dettagli, forse gli antefatti che il regista ci mostra sono eccessivi, e virano l'attenzione da quello che sta accadendo a Firenze, e come Graham e Crawford stiano cercando di rimettersi in piedi continuando ognuno con le loro vite.
Insomma si da spazio più agli antefatti rimasti in sospeso nella stagione precedente che non sviluppare la trama della terza stagione, probabilmente perché non c'erano altri tipi di contenuti.
Certo era più che ovvio spiegare allo spettatore come siano andati avanti Graham, la Bloom, Chilton, perfino Mason Verger, ma quello che trovo strano è che non c'è molto ordine nello sviluppare la cronologia degli eventi, si va avanti, e poi indietro ma sempre sullo stesso argomento, come se in una puntata ci facessero vedere Hannibal che uccide qualcuno, e la puntata dopo tutto quello che è successo PRIMA dell'omicidio, e non ho capito se sia una scelta per far girare la testa allo spettatore, oppure un utilizzo eccessivo dei flashback.
Ad esempio è dato molto spazio alla figura di Abigail, figlia di un serial killer che Hannibal aveva deciso di tenere con se, arrivando a considerarla una specie di 'figlia', mentre altri aspetti nuovi ed inediti vengono trattati con fretta, o superficialità.
Ma insomma andiamo avanti, dopo averci mostrato un Hannibal insanguinato che rientra durante un affollato ricevimento in casa dove adesso vive con Bedelia, ci spostiamo immediatamente a Firenze dove questa volta a ballare al centro della sala ci sono i due vestiti elegantemente, molto bella questa scena, si apprezzano entrambi gli interpreti, e Mikkelsen che balla è davvero un piacere, dato che prima della carriera recitativa era un ballerino professionista.
Finalmente lo spettatore realizza che non siamo più a Parigi, che Hannibal ha preso un importante incarico presso la biblioteca Capponi come esperto dantesco usando l'identità di Fell, e che in particolare il Prof. Sogliani non si dimostra troppo amichevole con lui, convinto che il celebre psichiatra sotto mentite spoglie, non sia in grado di ricoprire l'importante carica che gli è stata assegnata. Dunque sfida Hannibal a dimostrare di conoscere bene la lingua italiana tenendo un piccolo discorso presso 'Lo Studiolo' proprio su Dante-che in dialetto toscano starebbe a 'piccolo studio' quindi è sicuramente usato come denominazione di un circolo culturale ristretto-, Hannibal citando un passo della “Divina Commedia” di Dante Alighieri, lo annichilisce, con grande soddisfazione di tutti gli altri docenti presenti al ballo.
Parere personale si sceglie un sonetto poco noto, mentre se veramente si voleva stare sul tema del cannibalismo, avrei optato per qualcosa di un po' più scontato ma d'effetto, come citare sonetti dal canto de 'Il Conte Ugolino' o meglio perché no l'apertura dell'opera , oppure il terzo canto dell'inferno con 'Caronte', ve lo immaginate Hannibal recitare “Caron dimonio, con occhi di bragia loro accennando, tutte le raccoglie; batte col remo qualunque s’adagia”, oppure la celebre frase di Virgilio “Caron, non ti crucciare:Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare ” questa sarebbe calzata perfettamente alle circostanze, mettendo Sogliani al posto di Caronte il quale mal sopportava che Fell avesse un incarico così delicato, ma poco poteva farci perché era stato già deciso a prescindere dal suo parere contrario.
Insomma, citazioni dantesche a parte, si capisce molto bene che il prossimo ad essere invitato 'per' cena sarà con molta probabilità il Prof. Sogliani, Bedelia cerca di nascondere la concreta paura che Hannibal possa tornare ad uccidere, e si allontana chiedendo un ballo proprio a Sogliani, e la scena si chiude.
Debbo dire che le prime sette puntate sono caotiche a livello di svolgimento della trama ed arco temporale, un po' per l'effetto avanti ed indietro nel tempo, un po' perché mentre nella prima puntata il protagonista è Hannibal, nella seconda come protagonista troviamo Will Graham e parzialmente tutti gli altri personaggi, che chi più chi meno, sono tutti usciti dall'ospedale, oppure hanno ancora serie complicanze, fino al Dottor Chilton che porta sul viso i segni delle manipolazioni di Hannibal.
Ora la seconda puntata è noiosa e volendo, ancora più lenta rispetto alla prima, Will si limita a starsene sulle sue, pensando e ripensando ed immaginando che Abigail sia ancora viva, lei parla con lui nella sua stanza in ospedale, mentre dopo scopriremo che era in realtà Chilton quello con cui parlava, senza troppi passaggi ce lo vediamo che varca la soglia di una chiesa a Palermo, chiesa di cui Hannibal gli aveva parlato in precedenza, sempre con Abigail. Come sempre ci sarà un flashback nel quale Will osserva se stesso ed Hannibal parlare nello studio di questi di un palazzo a Palermo, dove nel pavimento c'è un ritratto di teschio. Guarda un po' dopo qualche tempo, che allo spettatore viene dato come un semplice montaggio/taglio, verrà ritrovato un cuore gigante, nella cappella di questa stessa chiesa dove Will andava a pregare , casualità?
Will insomma dopo avere parlato del povero cuore di Hannibal che il killer avrebbe donato sia a lui che ad Abigail, prima che entrambi lo lasciassero-cosa non vera perché è stato Hannibal a sgozzare la ragazza davanti agli occhi di un remissivo e serio Graham- realizza che la ragazza era viva solo nella sua testa, il collo si squarcia, sangue dappertutto e l'agente resta lì seduto a fare le solite considerazioni macchinose che sono una costante di tutta questa terza stagione.
Qui viene introdotta la figura dell'ispettore-commendatore??- Rinaldo Pazzi, che parte a raccontare a Will la sua sventurata carriera, rovinata dall'ossessione di arrestare Hannibal Lecter.
L'ispettore conversa con lui e gli racconta di come avesse scoperto che Hannibal Lecter, al tempo molto giovane, fosse secondo lui 'Il Mostro di Firenze' e come avesse ricomposto due corpi riproducendo il famoso affresco della “Venere” di Botticelli, ovviamente non si era potuto procedere con il relativo arresto perché nell'appartamento del giovane non erano state trovate delle prove, e Graham si limita a commentare che “Solitamente le prove lui le mangia”.
Avrei preferito che ci fosse un battuta più enfatica, un tono meno monocorde, ma avevo capito già sin dall'inizio che questo è il personaggio, incapace sul serio di comunicare emozioni e purtroppo molto piatto, magari avrebbe dovuto essere percepito come enigmatico, ma no davvero non ci si avvicina neppure.
Aprendo un piccolo approfondimento, libro di Harris del 1999, omonimo film uscito in seguito basato su di esso, e terza stagione della serie TV, lanciano l'ipotesi che Lecter sia il “Mostro di Firenze” stravolgendo la vittimologia del reale omicida seriale che ha ucciso nei 'pressi' di Firenze e che è ancora un caso aperto su cui si indaga a tutt'oggi. Ho trovato tutto questo di cattivo gusto, pessima scelta letteraria, ed ancora peggio cinematografica, semplicemente perché il vero omicida Pacciani, condannato per gli omicidi, aveva un modus agendi completamente diverso, non disponeva i corpi come in quadri degli Uffizi, né come altro, mutilava le vittime femminili asportandone parti e non era cannibale. Con tutto il rispetto ho trovato agghiacciante, e spregevole questa scelta, soprattutto poco rispettosa delle vittime reali del “Mostro” e delle famiglie che ancora aspettano di sapere con certezza i reali motivi nascosti degli omicidi, delle spiegazioni insomma. “Il Mostro di Firenze” è stato il primo serial killer nella storia italiana che abbia ucciso così a lungo, e con tanta ferocia, non trovo accettabile che si sia deciso di sfruttare questa vicenda per fini sensazionalistici, passo falso di tutti quindi, indistintamente.
Chiusa la parentesi, c'è una inseguimento sublimato fra Will ed Hannibal che termina nella catacombe della chiesa palermitana, dove è stato trovato il corpo piegato in forma di cuore gigante, e l'agente dice di perdonare Hannibal, un dialogo con poca logica sinceramente.
Di nuovo si cambia, dopo averci mostrato un ulteriore antefatto, ho perso il conto scusate, a Crawford che chiede a Will perché abbia avvisato Hannibal che lui stava andando ad arrestarlo, lui replica che Hannibal era suo amico e si parte per la Lituania. Ancora una volta in una specie di montaggio Hannibal e Will siedono l'uno difronte all'altro nel suo studio che poi svanisce diventando un bosco, questa 'visione', degna di tre pastorelli portoghesi, lo aiuta a trovare la casa natale di Hannibal, dove Will visita la tomba della sorella Mischa e si mette ad osservare la tenuta che sembra abbandonata, tranne che per una donna asiatica che caccia spesso volatili, e li cucina.
Una sera Will trova finalmente la maniera di penetrare nella casa e dopo una colluttazione con la donna si presentano, lei è l'ex assistente della zia di Hannibal lasciata lì a vegliare su un prigioniero, che è tenuto in condizioni di schiavitù senza che la donna gli parli mai direttamente, ma del quale si prende cura dandogli cibo ed acqua.
I due parlano e Chiyoh, questo il nome della donna, gli rivela che Hannibal l'ha lasciata lì da tempo perché responsabile della vita di quell'uomo, che lei avrebbe potuto uccidere ma che non ha mai fatto per i suoi principi, e gli fa capire che sia uno degli uomini responsabili della morte di Mischa, ma essere diretti no? E va bene...
Will ha la geniale idea di cercare di liberare il prigioniero nel bosco, ma questi confuso ritorna nella sua prigione ed aggredisce Chiyoh che per difendersi con una scheggia di vetro lo uccide.
La donna rimprovera Will di aver creato le premesse per cui lei fosse costretta ad uccidere e togliere una vita, e che adesso non ha più nessun motivo per restare in quel posto, si offre di aiutarlo quindi a trovare Hannibal e partono in treno per Firenze. Giusto per lasciare un segno del suo passaggio, un messaggio magari per il cannibale, Will mette un posa il cadavere del prigioniero rappresentando una specie di libellula.
A Firenze intanto Hannibal parla con Bedelia a proposito di sua sorella Misha, la donne gli chiede se l'abbia mangiata, lui conferma e lei come se fosse la cosa più innocua della terra conclude che Lecter ha mangiato sua sorella per dimenticarla. In una successiva scena si parla invece di Graham e Bedelia dice ad Hannibal che l'unico modo di perdonare Will è di mangiarlo, ma che donna caritatevole.
Quindi giunge in Italia anche Crawford dove c'è una conversazione nella chiesa di Palermo-questa molto sensata-fra il commissario Pazzi e Jack su Hannibal. Crawford sta cercando in realtà Will Graham mentre Pazzi cerca Hannibal per rivalsa professionale. Il commissario mostra a Jack le foto del corpo messo in posa come grande cuore umano da Lecter e lui decide che si recherà a Firenze con Pazzi, perché entrambi hanno un fine comune, chiudere definitivamente con Hannibal, utilizzando ovviamente la conoscenza che Will ha del cannibale per riuscire a stanarlo.
Per la quarta puntata siamo di nuovo negli Stati Uniti, si cambia di nuovo paese insomma.
Jack che non ha più niente che lo trattiene a Baltimora dopo la morte della moglie Bella, a cui lui stesso dà l'eutanasia, riceve un bouquet floreale il giorno dei funerali della moglie, il mazzo di fiori è accompagnato da tanto di biglietto che è di Hannibal, e nel quale lui lascia le sue condoglianze a Crawford. Al funerale è presente anche Will Graham e Jack gli suggerisce di lasciare andare definitivamente Lecter con tutto quello che comporta, ma Will ovviamente non lo ascolta.
Ecco avrete capito che non solo ci siamo spostati ma siamo ancora una volta tornati indietro, ed è questa la cosa più sfinente di questa terza stagione.
Insomma sembra che lentamente lo svolgimento della trama prenda consistenza e logica, perché tutti in un modo o nell'altro cercano Hannibal per avere la loro vendetta ed anche il nostro dottore freme all'idea di ritornare ad essere quello che era, cioè un sociopatico assassino.
A Baltimora infatti anche Alana Bloom, che ha avuto una relazione sentimentale con Hannibal nella seconda stagione, nell'intento di aiutare il pedofilo Mason Verger a scovare lo psichiatra per catturarlo e cucinarlo, gli offre la sua consulenza. Mason molestava sessualmente sua sorella Margot, paziente di Hannibal nella seconda serie, e durante una seduta lui lo droga inducendolo a mutilarsi da solo con il coltello del padre, lasciando Mason senza naso e volto. Proprio per questo il magnate della carne, lo cerca per catturalo e vendicarsi. Mentre Alana spiega a Mason come fare per trovare Hannibal, intreccia una relazione lesbica con la sorella del magnate: Margot.
Questa relazione è stata oggetto di immensi plausi da parte un po' di tutte le comunità arcobaleno, ma a mio modo di vedere è una semplicissima relazione interessata, e l'omosessualità di entrambe le donne è indotta dalle esperienze traumatiche che hanno vissuto.
Mentre Margot è stata molestata sessualmente dal fratello Mason fin da piccola, non dimentichiamoci che è anche un sadico, Alana si è innamorata di un serial killer cannibale, ovvio quindi che traumatizzata abbia smesso di provare interesse verso il genere maschile.
Le fasi che ho trovato più lineari ed interessanti sono proprio quelle in cui Mason Verger organizza e pianifica la sua vendetta, niente altro di queste prima parte della terza stagione mi ha impressionata, neppure le tanto acclamate tecniche di regia e montaggio.
In fine puntata Crawford e Alana si ritrovano a casa di Graham, ma lui già non c'è più, è partito con la barca a cercare Hannibal ovviamente.
Intanto mentre Will viene buttato giù dal treno che lo stava portando a Firenze da Chiyoh, a dimostrazione che la donna è un'altra delle fedeli pedine di Hannibal, a Firenze il nostro dottore comincia nuovamente ad uccidere, infatti prima rende palese la sua falsa identità a Dimmond che conosceva Fell personalmente, invitandolo ad un convegno su Dante allo 'studiolo' nel quale Hannibal si mostra come Fell anche a Dimmond, nonostante l'uomo sappia benissimo che non lo è, dato che era un assistente di Roman Fell. Dopo una conversazione abbastanza esplicita e sostenuta fra i due, in cui Dimmond palesa di avere perfettamente capito che Hannibal sia un impostore, e che vuole dei vantaggi per il suo silenzio, Hannibal lo invita a seguirlo a casa sua.
Ad un loro primo incontro casuale avvenuto in precedenza, sempre dinnanzi la biblioteca Capponi, Hannibal aveva negato di essere Fell con Dimmond-si era qualificato come l'uomo con il quale Dimmond aveva conversato a Parigi-e lo aveva perfino invitato 'a cena', mi raccomando facciamo bene attenzione, infatti quella cena si svolge tranquillamente e Dimmond esce da casa di Hannibal tutto intero, c'è anche un momento divertente, perchè Dimmond confuso dallo strano discorso di Bedelia riguardo i gusti sofisticati del marito, crede che i due lo avessero invitato per una cosa a tre “È quel genere di festa? ” dice infatti, questa è stata una battuta inaspettata che ha alleggerito il clima fin troppo pedante e noioso dei dialoghi.
Ma quando Dimmond si recherà presso casa di Hannibal per la seconda volta verrà ucciso, anzi lo psichiatra giocherà con Bedelia riguardo il fatto che anche lei sta partecipando all'omicidio.
Secondo quanto ho letto il corpo di Dimmond dovrebbe essere quello che Will ritrova nella cappella di Palermo, deposto come fosse un grande cuore umano, anche se per via dell'effetto temporale passato/presente che si sovrappone non mi è chiarissimo.
Ritornando a quanto succede a Firenze, qui si ha un'impennata di azioni omicide, penso che finalmente si stia muovendo qualcosa, quasi si fosse stancato “Non ho 'quasi' ucciso nessuno da quando sono qui”, dice lui a Bedelia durante una loro cervellotica e piatta conversazione.
Hannibal comincia a muovere i tasselli del suo mosaico per smuovere la situazione, o meglio, forse, intuisco, avere del divertimento, mettendosi a guardare la cosa dall'ottica di un serial killer come lui, senza omicidi la sua esistenza sarebbe noiosa, no?
Così tocca al malcapitato Professor Sogliani di essere ucciso a cena, conficcandogli nella tempia quel che sembra un acciaino, sarà Bedelia a terminare le pene del povero Sogliani sfilando l'arnese dalla sua tempia e lasciando che muoia, secondo la visione di Hannibal ovviamente è stata Bedelia ad ucciderlo, non lui, bella battuta abbastanza scontata questa.
Da qui in avanti i flashback diminuiscono, e gli avvenimenti si fanno più lineari, Pazzi scopre che Hannibal è a Firenze con l'identità di Fell, Mason Verger mette una taglia sulla testa del serial killer sperando che qualcuno sia incentivato a catturarlo, Will e Jack Crawford si ritrovano e discutono su come catturarlo, insomma sembra che il cerchio per il dottore si stia stringendo.
Pazzi cercando di soddisfare la richiesta di Verger di un'impronta di Hannibal con la quale potrà avere un anticipo sulla taglia, si reca nel museo dove sta allestendo una mostra, è la loro seconda conversazione e tutti e due sanno chi sono. Lecter ha la meglio e narcotizzato Pazzi, lo lega ad un carrello e dopo aver ottenuto le informazioni che voleva riguardo il mandante che è Mason Verger, lo uccide-non prima di avere preso una telefonata di Alana diretta all'ispettore in cui le dice che è sempre un piacere sentire la sua voce- tagliandogli lo stomaco ed impiccandolo con un filo rosso elettrico, facendolo penzolare fuori dalla finestra della biblioteca, proprio sotto gli occhi di Jack.
Apro un piccolo inciso, la scena dell'impiccagione di Pazzi, fatta con quel grosso filo elettrico rosso è letteralmente copiata al film di Dario Argento “Suspiria”, mi aspettavo qualcosa di più ricercato, sinceramente.
Qui si ha la scena che ha dato soddisfazione a molti, spero, Hannibal letteralmente viene massacrato da Jack in un bel corpo a corpo, alla fine Hannibal ferito ad un polpaccio, alla bocca, ad un braccio cade dalla stessa finestra da cui penzola ancora il cadavere di Pazzi, e fugge sconfitto, arrivando a casa sua, dove Bedelia lo cura egli dice che deve lasciare Firenze, ed anche molto chiaramente dice che le loro strade si separano lì, questa volta non lo avrebbe seguito, lo saluta dicendogli “So che un giorno farai di me la tua cena, ma non sono ancora abbastanza marinata per i tuoi gusti”, un bel commiato direi.
Will e Jack riescono a localizzare l'appartamento nel quale Hannibal viveva a Firenze, e non si stupiscono più di tanto di trovare lì anche Bedelia, qualche attimo prima anche Chiyoh era stata lì e la psichiatra aveva sentenziato alla donna che credeva fosse Will Graham il più grande errore di Hannibal, Bedelia si riferiva alla volontà di Chiyoh di volere fermare Hannibal, intrappolandolo, usando la similitudine delle bestie feroci che vengono chiuse in gabbia per salvare loro la vita.
Dunque c'è il confronto fra Bedelia ed i due agenti dell'FBI non porta a molti risultati, perché la donna si è drogata ma Will ha comunque un'idea dove potere trovare Hannibal.
Infatti lo trova negli Uffizi intento a guardare “La Venere di Botticelli” al solito hanno una conversazione sui generis, sempre lenta, macchinosa, con frasi piuttosto ricercate, ma monocordi, ed i due lasciano assieme il museo. In strada Will cerca di accoltellare Hannibal, ma Chiyoh -l'avevate scordata?- appostata su un tetto spara alla sua spalla dando la possibilità ad Hannibal di rapirlo.
Qui c'è il gran finale, Will viene reso inoffensivo, Hannibal lo priva del coltello con il quale avrebbe voluto ucciderlo, e sentenzia che non merita il perdono, poi lo veste, lo lega e lo mette a tavola, dove prepara una zuppa di timo e prezzemolo che gli fa ingoiare a forza.
Intanto Crawford indirettamente riesce a scoprire il nascondiglio di Lecter, è l'appartamento del Prof.Sogliani, vi si reca ed in ascensore e trova anche Chiyoh, che però dice di aver sbagliato piano e sale all'ultimo piano. Quando Jack entra nella casa, vede Graham legato a capotavola, ma lui non fa in tempo a dirgli di stare attento e viene ferito da Hannibal appostato sotto il tavolo, immobilizzato a sua volta ad un sedia, Crawford né costretto a guardarlo mentre cerca di aprire con una sega circolare la testa di Graham.
Qui c'è un passaggio ex abrupto e Lecter e Will si ritrovano appesi a testa in giù negli Stati Uniti nella tenuta di Mason Verger.
Sorpresa sorpresa la puntata successiva, ultima delle puntate dedicate al periodo fiorentino di Hannibal, si apre con un passo indietro, con gli agenti della procura di Firenze che interrogano Bedelia riguardo la sua identità e quella del marito, trovando lì anche Crawford, il quale intuisce che gli uomini sono interessati alla taglia di Lecter, ma non può fare molto perché non c'è nessuna indagine dell'FBI in corso.
Quindi c'è un passo indietro, si un altro, che sfinimento, e ci vengono mostrati i fatti avvenuti fino alla cattura di Will e Lecter da parte degli uomini di Mason Virger.
Bedelia di fatto indirizza gli uomini della procura verso l'appartamento di Sogliani, dove Lecter sta preparandosi a sezionare la testa di Will davanti agli occhi di Jack.
Questi raggiungono l'appartamento fanno irruzione, immobilizzano Hannibal, e decidono di consegnare a Verger anche Graham convinti che la taglia sarà maggiore.
Vorrebbero eliminare Crawford ma Chiyoh che si era appostata sul tetto spara ai due uomini in procinto di sparargli, dopo lo aiuta a rimettersi in piedi, in modo che lui possa ritornare negli Stati Uniti, avrei voluto sapere se avesse mai avuto intenzione di muovere un dito per salvare Graham, credo resterà un mistero. Qui mi sono chiesta se a questo passaggio non manchi qualcosa, va bene che gli agenti della procura fiorentina siano stato comprati da Mason, ma non tentare di farci vedere un passaggio, un briciolo di indagine della procura, insomma nessun tipo di azione mi è parsa un mancanza a livello di sceneggiatura, abbiamo solo una frase scarna di Margot Verger in si attiva per prendere contatti con gli agenti italiani, ma va bene è così.
Insomma adesso siano di nuovo negli Stati Uniti, Mason non fa altro che parlare del modo in cui vuole cucinare Hannibal e mangiarlo, e nel farlo gli dice che lo tratterà esattamente come un maiale di specie esotica, quindi per saggiare quanto strato lipidico abbia, gli pianta la lama del coltello eredità del padre, nella schiena, mentre lui è appeso a testa in giù, esattamente come si appendono le carcasse di maiali macellati per trasportarli -oh avevo dimenticato Will ed Hannibal vengono trasportati in un camion da bestiame e quindi trattati come tale-
Questa secondo me è la fase più scorrevole di tutta la terza stagione, ci sono pochi flashback, il personaggio di Mason Verger è caratterizzato abbastanza chiaramente per cui non si fa fatica a capire quali siano i suoi intenti.
Quindi a cena con i due, Mason dice loro che cosa gli farà, vuol cominciare a mangiare prima mani ed avambracci di Hannibal, e vuole il viso di Will per trapiantarlo sul proprio sfregiato.
Quindi dice che prima farà ingrassare Hannibal e che verrà portato nelle stalle dei maiali, dove successivamente verrà anche marchiato con il simbolo degli allevamenti dei Verger sulla schiena.
Dopo la cena, Alana parla con Will e gli dice che non si aspettava di trovarlo nuovamente accanto ad Hannibal, lui le chiede che cosa ci facesse lì e lei risponde che è la psichiatra di Mason, questo dialogo seppure molto breve dice molte più cose di tutti gli altri più lunghi che altri personaggi si scambiano. Come sempre, una costante davvero irritante, Will non sa motivare il reale motivo che lo spinge ogni volta a cercare di catturare Hannibal, pur sapendo che questo lo metterà in pericolo, e come al solito riversa su tutti le responsabilità di quello che gli sta succedendo, e non alle sue pessime scelte, ma piuttosto biasima Jack, oppure in questo caso Alana, che fra l'altro ha sempre cercato di aiutarlo a sganciarsi dalla morbosa influenza di Hannibal.
Infatti la Bloom, saputo del piano di Verger di utilizzare il volto di Will per ricostruire la propria faccia, decide di fare un patto con Hannibal per salvarlo.
Margot in ogni caso la ha preceduta di poco, e nella stalla cerca di avere un colloquio con lo psichiatra che immediatamente chiede se la ragazza stia riprendendo la 'terapia' in quel momento, lei spiega che suo fratello le ha promesso una madre surrogato per avere un bambino, un bambino che non potrebbe mai avere dato che Mason le ha fatto togliere l'utero una volta scoperta la sua gravidanza, il bambino avrebbe dovuto essere quello di Will. Quindi Hannibal istiga nuovamente Margot ad uccidere suo fratello, ripetendole che non l'avrebbe mai accettata, e che se lo avesse ucciso, se ne sarebbe assunto la responsabilità a patto di essere liberato.
Quando Alana sopraggiunge, spara agli uomini che sorvegliano la stalla ed affronta Hannibal, spiegandogli che lo libererà solo se salverà a Will la vita, lui accetta dicendole “Sai che mantengo sempre le promesse”
Così Hannibal viene liberato, mentre Will viene preparato per l'operazione di asportazione del viso, senza anestesia, ed un bisturi comincia ad incidere la pelle dell'agente.
Ancora una volta c'è un taglio netto, c'è Mason nel suo letto che si sveglia dall'anestesia, ma sulla propria faccia sfregiata trova il volto di Cordell il suo medico, infuriato chiama a gran voce la sorella e poi i suoi uomini, ma non c'è nessuno.
Margot entra nella stanza rivelando al fratello che ha trovato la madre surrogata dentro cui lui aveva fatto impiantare i suoi ovuli, era una scrofa ed è morta, Mason le ride in faccia dicendole che lei sarebbe sempre rimasta una sgualdrina, qui sopraggiunge Alana che le dice come Hannibal, stimolando la prostata con un pungolo da bestiame, ha prelevato liquido seminale da Mason e dopo una colluttazione, le due lo uccidono spingendolo dentro la vasca delle anguille, ed una di queste gli entra in gola soffocandolo.
Hannibal allontanandosi a piedi con Will svenuto, viene coperto dalla immancabile Chiyoh che uccide gli uomini di Verger che lo stavano inseguendo, alla fine della nottata Will si sveglia in casa propria mentre Hannibal lo veglia.
Sul patio, sopraggiunto il mattino, Hannibal e Chiyoh si confrontano, lei gli chiede se avesse ucciso sua sorella Mischa ed Hannibal le risponde che l'ha mangiata, ma non l'ha uccisa.
Intanto al suo risveglio Graham dice al dottore che sono arrivati ad un capolinea, che non vuole più sapere dove sia, e che non verrà più a cercarlo e si separano.
Successivamente degli agenti dell'FBI arrivano presso casa di Will, lui dice a Jack che Lecter se ne è andato, ma invece sbucando fuori dalla boscaglia, si consegna facendosi arrestare, perché vuole che Graham sappia dove trovarlo in caso avesse bisogno di lui. Chiyoh nascosta tra le fronde degli alberi decide di non aiutarlo non interferendo, alla fine lei spera di avere realizzato il proprio fine di mettere 'la bestia in gabbia'.
Diciamo che le ultime due puntate sono state le migliori della prima parte di questa terza stagione, non che non ci siamo le abituali cadute e scivoloni, restano dei dialoghi a volte astratti, poco chiari, ma debbo dire che almeno gli eventi 'finali' che portano all'arresto di Hannibal hanno più senso.

Greta Ughi: Appassionata di fenomeni culturali e sociali del nuovo millennio e di tendenze dei social media, ha un occhio puntato su tutto quello che è virale sul web. Interessata alle nuove tecnologie e tendenze internet e come influenzano la socializzazione fra le persone nella vita reale.

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