giovedì 28 dicembre 2017

Hannibal 3° stagione: Regia e Recitazione

Regia e Recitazione
Trovo che la serie in generale sia girata con tecniche cinematografiche moderne ed apprezzabili, ma troppe spesso nelle fasi dedicate all'uomo drago ci mostrano solo le spalle di Francis Dolarhyde in biancheria, e come ho detto queste scene si ripetono troppo spesso, e durano troppo in generale, senza che ci sia alcuna battuta per alcuni minuti. Inoltre altre scene di questa stagione sono uguali, letteralmente a quelle già viste nei due film, quindi scarsamente originali.
I personaggi dicono qualcosa di vago, che poi ci fanno credere essere altro per poi tornare al concetto iniziale, troppi dialoghi vaghi, sibillini e macchinosi, a volte infarciti di citazioni ad effetto ma che perdono di enfasi e che ad una analisi attenta non significano molto.
Ho come avuto l'impressiona ad un certo punto che si potesse utilizzare una morale molto simile a quella del dramma di Shakespeare “Amleto”, nel quale alla fine ognuno paga con la morte i propri errori e pessimi comportamenti, ma in questa serie non avviene, non almeno per i personaggi più negativi, primo fra tutti Hannibal Lecter.
La recitazione di tutti gli attori, alcuni di calibro è schiacciata da questa atmosfera sterilmente forbita e contorta, certe volte seguendo i dialoghi di Hannibal, oppure di Bedelia, tanto quanto di Will Graham si ha l'impressione di essere dentro un labirinto lessicale, sicuramente intrigante ma ai fini della comprensione ci si rende conto abbastanza in fretta che sono solo parole ricercate e basta.
Il ritmo è lento anche quando ci sarebbero azioni molto serrate, e manca il pathos, la tensione, sappiamo tutto e come finirà ancora prima che tutto cominci.
Come avrete intuito questa serie e nello specifico la terza stagione non mi è piaciuta, molte cose non sono convincenti, e ha fatto breccia fra i giovanissimi perché molto visuale e yaoi e carente di introspezione dei personaggi, non trovo abbia neppure dei contenuti troppo controversi, insomma tanto sensazionalismo per poco.
Aggiungo inoltre che tutto questa insistenza per avere una quarta ed ultima stagione non ha niente a che vedere con l'interesse di dare un finale alla serie piuttosto tutto quello che gli habitué della serie, 'fannibals' inclusi, vorrebbero è trasformare una relazione definita da loro fuori dal comune, distante dalla classica storia d'amore, seppure autentica sentimentalmente, nel classico stereotipo della relazione omosessuale, ovviamente con rapporti sessuali inclusi, un bella contraddizione.


Greta Ughi: Appassionata di fenomeni culturali e sociali del nuovo millennio e di tendenze dei social media, ha un occhio puntato su tutto quello che è virale sul web. Interessata alle nuove tecnologie e tendenze internet e come influenzano la socializzazione fra le persone nella vita reale.

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