Avete mai sentito parlare di BJD?
Sicuramente a qualche raduno di
appassionati di fumetti asiatici vi sarà capitato di sentire questa
crasi, le Ball Jointed Doll non sono altro che bambole in resina
sintetica di poliuretano modulabili legate, o tenute assieme per
farla più semplice, da elastici con parti del copro che prevedono
giunture a sfere, che permette loro di mettersi in posa e muoversi
piegando braccia e gambe.
No, non sono delle bambole assurde, né
delle specie di robot, anche se per l’ingegneria che hanno
descrivendole potrebbe sembrarlo.
L’origine è molto antica queste
bambole si ispirerebbero infatti alle antichissime marionette a filo
nipponiche che venivano usate sin dal medioevo durante alcuni
spettacoli, per fare un assioma queste marionette sarebbero
paragonabili allo spettacolo dei ‘Pupi’ siciliani, giusto per
rendere l’idea.
Molte persone che si accostano per la
prima volta a questo tipo di bambole devono sapere che hanno una
scala diversa dalle comunissime bambole con cui sicuramente tutte le
bambine hanno giocato, insomma non sono delle Barbie.
Infatti le BJD non sono in plastica,
hanno dei punti di snodo diversi, ed i dettagli sono diversi.
Ci sono ovviamente le BJD
maschili-sulle sembianze ed anatomia di ragazzi- sia le BJD
femminili-sulle sembianze ed anatomia di ragazze-
La scala più diffusa è quella
chiamata scala 1/3 e denominata SD che significa avere bambole alte
ben 55/60Cm, ma negli ultimi 7 anni si è diffusa anche una scala
leggermente più alta che arriva anche a 70Cm di altezza, e perfino
sfiora gli 80Cm.
Ci sono poi le taglie più piccole come
la scala 1/4 che comprende le bambole dai 45Cm fino ai 30Cm
denominata MSD.
La taglia ancora più piccola è
chiamata Puki e YoSD e sono le più piccole che ci siano, queste
somigliano a dei piccolissimi pupazzetti che stanno nel palmo della
mano.
Per saperne di più potrete consultare
la wikipedia basterà fare una ricerca su google: